Nello spazio si invecchia prima!

CineFotoArt di Giordano Giovanni

In orbita si invecchia di 40 anni in 6 mesi: lo studio che spaventa la Nasa e complica i viaggi su Marte

Soichi Noguchi, astronauta, è partito per lo spazio che aveva 45 anni. Al suo ritorno ne aveva 80.


Non è certo l'unico: sei mesi nello spazio hanno ridotto la sua capacità muscolare a quella di un anziano nonostante la buona salute e la corretta (per quanto sia possibile su una stazione spaziale) alimentazione. Il suo corpo è invecchiato di 35 anni in sei mesi e al suo ritorno sulla Terra è di nuovo ringiovanito: ci vuole almeno un mese per tornare alla vera età dell'astronauta, con un po' di allenamento 'terrestre'.
Un fenomeno che è stato studiato per la prima volta dal team della Marquette University di Milwaukee attraverso una serie di biopsie: sei mesi nello spazio sono più lunghi di quel che sembrano. Lo studio conferma qualcosa che già si sapeva: gli astronauti al loro ritorno vengono spesso aiutati a camminare e a uscire dai moduli che li riportano sulla Terra. Questione di gravità. Ma non sono solo le gambe ad indebolirsi: anche la capacità cardiovascolare si abitua allo spazio, e così si diventa ottantenni.
Gli esami dell'equipe guidata da Robert Fitts mostrano che gli astronauti perdono oltre il 40% delle fibre muscolari adibite alla contrazione: le conseguenze sono la perdita di equilibrio e difficoltà a mantenersi eretti quando si cammina. Lo studio, finanziato dalla Nasa, ha anche un altro fine: capire come reagirebbe il corpo umano a una missione a lungo termine. Cosa succederebbe ad esempio durante un viaggio su Marte? Per rimettersi è necessario esercizio, ma come fare se all'arrivo sul pianeta si rende necessaria una passeggiata spaziale per riparare un guasto? Gli astronauti 'invecchiati' non ne sarebbero in grado. È solo uno dei problemi che l'agenzia spaziale americana sta analizzando.
Soichi, che è conosciuto su blog e social network come Astro-Soichi grazie alle sue stupende foto pubblicate su Twitter, è tornato a casa nel mese di giugno dopo la missione sulla ISS. Durante il suo soggiorno ha pubblicato centinaia di immagini: sono tutte sue fotografie scattate durante le missioni.