Parliamo di UFO

CineFotoArt di Giordano Giovanni

UFO, un cerchio luminoso nel cielo di StaranzanoVENERDÌ, 21 GENNAIO 2011 

 

 

 

Le segnalazioni UFO, o presunti tali, confermano un inizio di 2011 piuttosto scoppiettante nella penisola italiana. Nessun video degno di nota ma diverse testimonianze visive. Dopo il caso registratosi in provincia di Macerata è notizia recente di un nuovo avvistamento, questa volta in provincia di Gorizia. L’episodio sarebbe avvenuto nel territorio del comune di Staranzano e i testimoni sarebbero stati molteplici. A darne notizia il quotidiano “il Piccolo” che in un articolo a cura di Fabio Malacrea espone dettagliatamente l’accaduto. I testimoni dello strano avvistamento sarebbero stati diversi, tra cui una donna che avrebbe anche fotografato lo strano fenomeno. Coloro che hanno osservato il cielo avrebbero descritto l’oggetto volante come una sfera, dotata di una specie di anello di luce che la contornava.Simile a un cerchio luminoso. Una descrizione analoga ad altri episodi di avvistamento UFO in tutto il mondo.L’acronimo UFO, bisogna sempre tenerlo presente, non presuppone necessariamente la presenza di velivoli alieni. Il più delle volte la spiegazione è molto più convenzionale. Aerei, elicotteri e fenomeni atmosferici possono trarre in inganno, in talune circostanze, l’occhio umano. A volte anche la documentazione, sotto forma di video ed immagini di un avvistamento,non aiuta a dissipare i dubbi. La provincia di Gorizia si conferma con una robusta tradizione in quanto ad avvistamenti di presunti UFO. Negli ultimi trent’anni sono state diverse le segnalazioni, spesso in situazioni e scenari differenti. Nel 2009, ad esempio, un pilota di velivoli ultraleggeri notò uno strano oggetto non identificato. Il caso fu sottoposto all’attenzione del Professor Antonio Chiumiento, un luminare dell’ufologia italiana. L’ episodio è stato uno degli argomenti del suo ultimo libro “Apri gli occhi”. (Foto: Media NF)

UFO di Lima, Silvestri al lavoro mentre gli appassionati si dividono

Come spesso accade per ciò che concerne la tematica UFO, sul Web e in tutto il mondo, appassionati e studiosi tendono a dividersi su alcuni casi di avvistamento. Il presunto UFO di Lima, filmato lo scorso 4 gennaio nel quartiere di Barrios Altos, è uno di quei casi dove esperti ed appassionati non trovano una posizione condivisa. La recente comparazione analitica effettuata dalla ricercatrice argentina Bibiana Bryson sembrava aver gettato acqua sul fuoco degli entusiasmi. La Bryson è una investigatrice del fenomeno UFO molto nota in Sud America per le sue indagini particolareggiate. Da un filmato analitico caricato su YouTube appariva probabile come, complice una serie di circostanze fortuite, il presunto UFO potesse rivelarsi in realtà un edificio dalla forma singolare, presente sulle colline circostanti. L’effetto delle luci, la posizione di chi girava il video amatoriale, potrebbero aver generato l’equivocoUna caso abbastanza comune nei presupposti avvistamenti. Non è un caso che numerosi ufologi, in tutto il mondo, si avvalgono del supporto di esperti nell’analisi delle immagini.È un segno dell’ufologia moderna. Chiuso il caso di Lima? Niente affatto, perché sui blog, i forum, i social network, molti appassionati non sono ancora convinti. Secondo il parere di alcuni, seppur la posizione e la dimensione dell’edificio potrebbero coincidere, non vi sarebbe una corrispondenza con le luci osservate quella notte. Il Centro Ufologico di Benevento, molto attento a ciò che accade anche sul piano internazionale, ha annunciato in una nota che Silvestri, il suo esperto in immagini è al lavoro. Il team guidato dal presidente Angelo Carannante prenderà dunque una posizione ufficiale in serata, o al più nella giornata di domani, su quanto mostrato nel video. Carmine Silvestri infatti sta analizzando le immagini peruviane al fine di poter offrire il parere ufficiale del CUB sul caso di Lima.

UFO, dalla Campania un nuovo avvistamento con foto

E’ un inizio d’anno di intenso lavoro per i ricercatori del Centro Ufologico di Benevento, una delle strutture del settore più dinamiche del panorama nazionale. Dopo l’avvistamento, di un presunto UFO, nel centro sannita il 29 dicembre, si registra un nuovo caso al vaglio del team del presidente Angelo Carannante. A renderlo noto è il massimo esponente del Centro Ufologico in persona che, con un comunicato ufficiale, rende pubblica una segnalazione avvenuta, lo scorso 24 dicembre, in provincia di Avellino. Ancora una volta dunque la Campania è teatro di un avvistamento. Il presidente Carannante, come sovente avviene in questi casi, premette che bisogna adottare la massima prudenza. L’acronimo UFO non presuppone necessariamente un’origine aliena. Potrebbe trattarsi di un velivolo o un fenomeno convenzionale, semplicemente di non facile identificazione.“Il giorno della vigilia di Natale – dichiara il presidente Carannante – a Torre di Nocelle,  in provincia di Avellino, tre testimoni  erano  in macchina e viaggiavano in aperta campagna. L’avvistamento è avvenuto intorno alle 4,45. Veniva notato un oggetto volante immobile nel cielo. La forma era piuttosto piatta e di colorazione rossa. Rimaneva nella stessa posizione e sembrava girare su se stesso”.Successivamente, secondo quanto dichiarato, i testimoni avrebbero seguito queste strane luci riuscendo, in alcuni punti, sia a fotografare che a filmare il fenomeno.Immagini e video sono ora al vaglio del Centro Ufologico di Benevento che, con l’ausilio del proprio esperto in elaborazione delle immagini Carmine Silvestri, cercherà di risalire all’origine di tale avvistamento. Sempre che le circostanze lo rendano possibile. “Altro motivo di interesse di tale avvistamento - precisa Angelo Carannante – è che oltre alla colorazione si registravano movimenti anomali. L’UFO compiva spostamenti molto rapidi e brevi. Nonostante l’avvicinarsi dell’alba, le luci non perdevano di intensità. Il fenomeno è durato per altre 2 ore. Le foto ed i filmati sono stati effettuati con una fotocamera Samsung”. Il team di ufologi campani ha anche fornito un collage di alcune foto fornite dai testimoni. In una di queste è possibile, tramite ingrandimento digitale, rendersi conto di quanto appariva agli occhi delle tre persone che hanno segnalato il bizzarro episodio. Sul sito ufficiale del Centro Ufologico di Benevento sarà possibile osservare gli aggiornamenti delle analisi tecniche dettagliate. (Fonte e foto: Centro Ufologico di Benevento)

UFO: ecco come Silvestri li ha scovati nella foto dell’eclissi

UFO nell’eclissi, un caso che ha attirato l’attenzione di appassionati, ricercatori e studiosi del settore. L’ immagine sottoposta al Centro Ufologico di Benevento, che per primo aveva raccolto la testimonianza di una donna residente a Milano, si sono rivelate impegnative. Bisognava verificare come, ciò che si intuiva dalle foto, non fosse un semplice effetto ottico. Il team diretto dal presidente Angelo Carannante si avvale in questi casi di uno specialista, Carmine Silvestri (nella foto in alto).Quotidianamente davanti allo schermo di un computer cerca di scovare errori, a volte delle burle, a volte semplici equivoci di carattere visivo. A volte bisogna arrendersi all’evidenza e non riuscire a fornire una spiegazione razionale a certi avvistamenti. Dopo ore di analisi, dopo aver percorso tutte le strade, ha classificato l’avvistamento come UFO. Il che non include la presenza, necessariamente, di un velivolo di origine aliena o extraterrestre. Semplicemente non è identificato. Carmine Silvestri racconta il lavoro effettuato sulle immagini scattate durante l’eclissi.“Nella foto a noi pervenuta - spiega Silvestri – si osservano due oggetti di colore scuro, molto netti nella forma e posti ad una certa distanza l’uno dall’altro. L’elemento importante, però, è che questi sembrano mimetizzarsi tra le nuvole e sono abbastanza grandi. A qualcuno, come puntualmente si è verificato, potrebbero sembrare degli uccelli. Però, dagli ingrandimenti, si evince che la forma degli oggetti non è paragonabile ad alcuna razza volatile, in quanto ho constatato che non vi è la presenza di ali o becchi sporgenti tali da poterli identificare.Le dimensioni sono enormi. Uccelli che dovrebbero essere paragonabili alle dimensioni di aeroplani e anche di più se rapportiamo la distanza”.Silvestri ritiene che debba essere scartata anche l’ipotesi di un aereo di linea o militare con caratteristiche convenzionali. “E’ assurdo pensare che si tratti di un velivolo convenzionale – precisa Carmine Silvestri - anche perché manca qualsiasi rumore come affermato dall’autrice della foto. Da  questa disamina del fenomeno UFO osservato, si ricava una forma discoidale. Il disco è avvolto da un leggero velo di colore nerastro dovuto alle nubi che si sovrappongono. Filtrando la foto mediante appositi programmi, risulta possibile percepire delle piccole masse più scure all’interno di tali velivoli. Non è la prima volta che si avvistano ufo di colore scuro, che non possiedono alcuna emissione di luce, fenomeno chiaramente percepibile soprattutto con la luce del giorno”. Rivendicando in pieno la filosofia del Centro Ufologico di Benevento Carmine Silvestri è prudente, anche perché dopo le prime analisi possono sorgere, successivamente, nuovi fattori, dati e particolari che possono sparigliare il campo. E’ un caso, quello della foto scattata durante l’eclissi, dove gli elementi disponibili non permettono di trovare una identificazione ai velivoli fotografati. “Naturalmente in questa materia nulla è scontato e le conclusioni delle mie analisi possono essere messe in discussione da eventuali altre interpretazioni. Il mio è solo un giudizio di verosimiglianza”. (Foto: Centro Ufologico Benevento)

UFO, il segreto cinese sepolto in una grotta

Segreti e misteri anche sulle montagne tra Cina e Tibet, numerosi e ricchi di fascino. “Da quando i gorilla seppelliscono i propri simili?” E’ la domanda retorica che l’archeologo Chi Pu Tei avrebbe rivolto a quegli studenti che, alla fine degli anni trenta, lo avrebbero accompagnato in una spedizione  sull’impervia catena montuosa del Bayan-Kara-Ula, situata sul confine tra Cina e Nepal. Zona impervia, all’epoca non certamente adibita ai turisti. Inizia così una storia, densa di mistero e di segreti, i cui confini tra cronaca e leggenda, non appaiono chiari e dove la razionalità rischia di andare in ferie. Bisogna tener presente che la guerra sino-nipponica e l’ostruzione su certe tematiche del regime maoista, hanno contribuito inevitabilmente a rendere labili i margini. Soprattutto tra ciò che effettivamente fu scoperto e le indiscrezioni, sulla cui natura va mantenuta una necessaria prudenza. Su molte teorie e ipotesi che sono sorte le fonti sono, in parecchi casi, discordanti.I particolari di questa spedizione sarebbero stati resi pubblici solo nel dopoguerra: quali furono le risultanze più plausibili su cui è possibile basare una analisi? Non fu un gita di piacere o una vacanza per ingannare il tempo, anzi, diversi ostacoli logistici la resero difficoltosa.Cosa fu rinvenuto? Innanzitutto vi fu  il ritrovamento di dischi di pietra, con incisioni di natura sconosciuta. Una rete di grotte scavate e collegate tra loro all’interno delle montagne: vie di comunicazione organizzate e con una logica. Una sorta di “cimitero”, con diversi resti allienati dalla natura indecifrabile. Il professor Chi Pu Tei li avrebbe inizialmente classificati come i resti di una specie estinta di gorilla di montagna. Tuttavia, a quel punto, sorgeva la domanda: quale specie di gorilla seppelliva i propri simili?Le misure craniche, secondo quanto è emerso, sarebbero state particolarmente sproporzionate rispetto al corpo, un particolare quest’ultimo che ha scatenato le teorie e le ipotesi degli ufologi e degli assertori della teoria aliena. In tanti, negli anni, hanno ipotizzato il crash di un UFO nella zona, incidente vecchio di migliaia di anni. Negli ultimi trent’anni sono stati scritti svariati articoli e libri tesi a confutare, o confermare, le varie teorie. Di certo la rivoluzione culturale di Mao, entro la quale le teorie ufologiche erano severamente bandite, ha contribuito ad alzare il velo di mistero e di leggenda. Dove inizia la leggenda e finisce la cronaca? (Foto: PhotoFunia.com)

UFO all’ombra dell’Impero: cronache dall’antica Roma

Roma, quarto secolo dopo Cristo. Un uomo ha appena terminato di dettare, al suo scrivano, un lungo testo. E’ denso di misteri ed enigmi irrisolti. Ha in cuor suo la certezza che i posteri, un giorno lontano, leggendo le sue cronache, saranno in grado di decifrare la natura di questi episodi. Si sbagliava!Il suo nome è Giulio Ossequente. Lui stesso lo ignora ma suo malgrado è il primo ufologo della storia. Molti appassionati, erroneamente, ritengono che l’ufologia sia una materia sviluppatasi all’indomani del celebre UFO crash di Roswell del 1947. In realtà le origini sono molto più antiche. Nell’epopea dell’Impero romano gli UFO, definiti “scudi ardenti in cielo”, erano oggetto di discussioni, scritti e dibattiti politici oltre che religiosi. Tito Livio, pur accennando nelle sue opere a diversi episodi misteriosi, non prende una posizione chiara sull’origine degli stessi. Giulio Ossequente, molto meno famoso, invece si prese la briga di catalogare episodi, fonti e testimonianze.Il suo “Libro dei prodigi”, rinvenuto per caso da Giovanni Giocondo, fu stampato per la prima volta solo nel 1508.Giulio Ossequente traccia una serie di eventi, testimonianze, e documenti. Sono risalenti a Tito Livio in maniera preponderante, ordinati per ordine temporale e per località. Una sorta di cronologia di eventi ufologici e misteriosi, avvenuti entro i confini dell’Impero romano. Le cronache, asciutte e sintetiche, sembrano combaciare in effetti con moltissimi racconti di questo secolo riguardanti presunti avvistamenti di UFO. Anche  sull’interpretazione di questo testo ufologi e scettici si affrontano in schermaglie dialettiche.Da un lato gli eventi, dando per precisa la descrizione con cui sono narrati, trovano una difficoltosa spiegazione razionale. D’altro canto però è pur vero che all’epoca non si godeva del bagaglio di conoscenze, in tema di astronomia e fisica, dei nostri giorni. L’opera di Ossequente resta comunque ricca di fascino e suggestione. Fuochi ardenti nel cielo, scudi che si libravano in aria, strani fenomeni legati al sole, avvistamenti anomali . Una casistica variegata che, in base alle cronache pervenute, alimenta la dose del mistero. Giulio Ossequente non immaginava che, circa duemila anni dopo quegli avvenimenti, i suoi stessi dubbi sarebbero stati identici a quelli degli uomini del terzo millennio.(Foto: PhotoFunia)

UFO: la Royal Society chiede un piano globale per possibili contatti alieni

Londra - La rivista Philosophical Transactions, della società scientifica britannica Royal Society, ha pubblicato una notizia nella sua ultima edizione, nella quale chiede ai governi del mondo di prepararsi per un possibile incontro con una civiltà extraterrestre e questo incontro potrebbe essere violento.La pubblicazione, che questo mese dedica un intero numero al tema della vita extraterrestre, sostiene che se il processo di evoluzione in tutto l’universo segue i modelli darwiniani, come accade sulla Terra, le forme di vita che contatterebbero gli esseri umani potrebbero “condividere la loro tendenza alla violenza e allo sfruttamento” delle risorse.Per questo motivo, gli scienziati chiedono alle Nazioni Unite (ONU) di istituire un gruppo di lavoro dedicato agli “affari extraterrestri” con la capacità di delineare un piano da seguire in caso di un contatto alieno.“Dobbiamo essere pronti al peggio” nel caso riceviamo una civiltà extraterrestre, avvisa l’insegnante di paleobiologia evolutiva presso l’Università di Cambridge Simon Conway Morris, il quale crede che la vita biologica nell’universo deve avere caratteristiche simili a quelle della Terra. Morris è convinto che se esistono alieni intelligenti “saranno come noi”, qualcosa che “dato che la nostra storia non è così gloriosa” dovrebbe “farci pensare”.Il professor John Zarnecki della Open University, e Martin Dominik, dell’Università di St Andrews, chiedono in questo articolo che apre la rivista, un piano “responsabile” guidato da esperti e scienziati per evitare gli “interessi di potere e opportunismo” nel caso che gli alieni arrivino sul nostro pianeta.La “mancanza di coordinamento”, secondo questi scienziati, è facilmente superabile con la creazione di un “piano generale di lavoro” guidato attraverso uno sforzo realmente globale governato da un gruppo politico con sufficiente legittimità.Il dibattito è aperto.(Foto: gizmodo.com)

Cina, rinvenuta piramide sul fondo del lago Fuxian

Il lago Fuxian, situato nella provincia cinese dello Yunnan, a circa 60 chilometri dalla città di Kunming, è il lago più profondo della regione (circa 157 metri).Secondo un’antica leggenda, due fate scesero verso il mondo e passando di qui, rimasero affascinate dal bellissimo paesaggio. Si trasformarono così in statue in pietra per non abbandonarlo. Il lago prende il nome proprio da questa leggenda: Fuxian significa letteralmente “Lago dal profilo di fata”.Secondo un altro racconto, il 24 ottobre 1991, un uomo di nome Zhang Yuxiang, mentre pescava sul lago vide, assieme ad altri testimoni, un disco luminoso uscire dal lago e svanire guizzando verso il cielo, sballottando la loro barca con onde improvvise.Potrebbe esserci un fondo di verità nella storia delle fate e del disco luminoso? Recenti indagini confermano che, sommerso nel lago, giace ben più che un fondo di verità e potrebbe esistere un’interpretazione comune.Geng Wei, un subacqueo specializzato, scoprì già alcuni anni fa, materiali lapidei, tra cui lastre di pietra coperte da uno strato di muschio. Geng scrisse una relazione di notifica ufficiale agli esperti della provincia per segnalare le sue scoperte.Le autorità decisero di coinvolgere un team cinese di archeologia sottomarina.Gli esperti hanno stimato che il campo di applicazione della zona è di circa 2,7 chilometri quadrati. Le tracce di costruzione si estendono su un’area molto vasta: blocchi simili a quelli rinvenuti nella piana di Giza sono sparsi sul fondo. L’uso di rivelatori avanzati, sonar e sofisticate apparecchiature (necessarie per via della profondità a cui si troverebbero la maggior parte delle rovine) ha evidenziato come le pietre formino delle mura.I risultati sono stati presentati da Leonid Gav e Yevgeny Spiridonov, organizzatori del progetto. La scoperta principale riguarda una piramide alta oltre 40 metri con caratteristiche archittetoniche Maya. Si tratta di una delle più antiche piramidi inesplorate.“La parte superiore di una delle tre piramidi esaminate si trova ad una profondità di circa 54 metri, e la più bassa a 97 m. Le immagini mostrano blocchi di pietra con figure visibili, simili ad orecchie umane. L’età molto approssimativa delle costruzioni può essere al periodo 5000–13000 a.C. E’ stato per ora studiato solo l’uno per cento della superficie del lago.”Il team sta insistendo ora affinché l’UNESCO si concentri sul sito archeologico che non è assimilabile a nessuna tipologia architettonica cinese e dimostrerebbe una presenza comune sulla Terra in epoche storiche, non ancora ammesse dalla scienza ufficiale. Ricordiamo che non è l’unico caso: altre rovine sommerse con le stesse caratteristiche sono state ritrovate in Giappone (Yonaguni) e nell’Oceano Atlantico. Essendo situate a profondità simili sono la prova che un grande fenomeno è avvenuto sulla Terra, tale da inabissare città possenti in epoche in cui l’uomo non aveva ancora iniziato a scrivere la sua storia. Epoche in cui forse Atlantide era solo la capitale di un regno esteso su tutta la Terra. Rimane una sola domanda: qual è l’origine di questa civiltà?Fonte: American Chronicle / Foto: newapocalypse