Uccelli Suicidi ?

CineFotoArt di Giordano Giovanni

Arkansas: strana moria di uccelli e di pesci.


Fenomeni inspiegabili in Arkansas, dove negli ultimi giorni si è assistito ad una grande moria di uccelli e di pesci. Il 31 dicembre, sulla piccola cittadina di Beebe sono “piovuti” merli morti. Circa 5000 i merli che si sono ammucchiati per le strade, sui tetti delle case e nei giardini. Episodio insolito e alquanto inquietante che ha sconcertato gli abitanti di Beebe.
Gli esperti non hanno ancora dato spiegazioni ufficiali. Non mancano, però, le ipotesi… alcuni scienziati ritengono che la morte dei volatili possa essere dovuta ad una tempesta di grandine ad alta quota, che avrebbe investito i merli; altri pensano che possano essere  stati colpiti dai fuochi d’artificio di Capodanno. Si tende ad escludere l’ipotesi dell’avvelenamento.
Dopo la pioggia di merli morti, in Arkansas si è verificata anche una strana moria di pesci. Nei primi giorni del nuovo anno, sulle rive del fiume Arkansas, sono stati trovati circa 100.000 esemplari di pesci tamburo morti.
Anche per questo fenomeno non è ancora nota la causa. Si ritiene che la moria non sia dovuta ad agenti inquinanti, in quanto in questo caso sarebbero stati colpiti tutti i pesci e non solo i pesci tamburo.
Ciò che lascia perplessi è che l’episodio sia avvenuto a soli 200 km da Beebe, la cittadina in cui si è verificata la moria di uccelli e a pochi giorni di distanza. Nonostante la strana coincidenza, gli scienziati ritengono che si tratti di due fenomeni isolati e non collegati fra loro. Un po’ di chiarezza si potrà avere solo dopo i risultati delle analisi.

Un’inchiesta del Senato scoprì nel 1977 che il governo americano aveva infettato centinaia di città con agenti biologici.

Una moria di uccelli e pesci nell’Arkansas che ha sollecitato una reazione da parte dei Servizi ambientali degli Stati Uniti, ha destato nei residenti il seguente interrogativo: è possibile che test segreti del governo possano essere responsabili della carneficina? Circa 2.000 merli e paperi sono morti lungo un’area di un miglio a Bebee, in Arkansas lo scorso venerdì notte .

La domenica gli agenti dei servizi ambientali hanno indossato tute speciali e maschere antigas per le operazioni di recupero degli uccelli morti. 

Un’area utilizzata dagli uccelli per rifugiarsi non è stata infettata, portando così gli agenti alla conclusione che non possono essere morti per una malattia o vittime di un avvelenamento.

Fulmini, fuochi d’artificio, grandinate ad alta quota sono state indicate come le possibili cause. “Sono stato in Iraq e sono tornato e mai ho visto nulla del genere” ha detto Jeff Drennan, un abitante di Beebe, a Fox16 News la domenica “I miei bambini giocano qui fuori e mi domando se sono al sicuro” ha aggiunto. “Vanno in giro a raccoglierli [gli uccelli] con tute speciali, maschere e attrezzatura di ogni genere”. In modo simile, 100.000 pesci sono stati trovati morti nel nordovest dell’Arkansas. “Li hanno trovati su una striscia di 20 miglia tra la diga di Ozark e il ponte della superstrada 109, nella Contea di Franklin” annuncia Today’s THV 11. Armi elettromagnetiche che possono manipolare artificialmente il clima potrebbero essere le responsabili dell’enorme morìa. È accertato che oltre un decennio fa l’ U.S Military Industrial Complex era a conoscenza ed era direttamente coinvolto nel testare questa tecnologia. Nel 1997 il Segretario alla Difesa William Cohen dichiarò che “Altri [terroristi] sono impegnati in una sorta di eco-terrorismo in grado di alterare il clima, provocare terremoti ed eruzioni vulcaniche attraverso l’uso di onde elettromagnetiche…Quindi c’è un numero notevole di menti che sono all’opera per trovare il modo di riversare il terrore su altre nazioni… È tutto vero, ecco perché dobbiamo intensificare i nostri sforzi [contro il terrorismo]”. Il fatto che la malattia o l’avvelenamento siano stati esclusi porta a pensare che dietro la morìa siano coinvolti in qualche modo i test segreti. Il governo americano è stato ripetutamente scoperto a fare test illegali di armi biologiche sui cieli americani, che hanno mutilato e ucciso non solo animali ma anche umani. La storia dei test biologici del governo include la deliberata infezione di americani con sifilide, malaria e altri agenti batteriologici. Dal 1950 in poi, il governo americano ha deliberatamente condotto test all’aria aperta, irradiando città importanti come San Francisco e New York con Serratia marcescens e Bacillus glogigii. Nel 1955 la CIA ha anche diffuso un batterio estratto dall’arsenale di guerra biologica dell’esercito su Tampa Bay in Florida, con l’obiettivo di testare la sua capacità di infettare popolazioni umane con agenti biologici. Nel 1966, l’esercito statunitense diffonde il Bacillus subtilis variante niger nella metropolitana di New York. L’inchiesta del Senato del 1977 sulla Health and Scientific Research confermò che 239 aree popolate erano state contaminate biologicamente tra il 1949 e il 1969, incluse San Francisco, Washington D.C., Key West, Panama City, Minneapolis e St. Louis. Nell’agosto del 1994 gli abitanti nell’area di Oakville nello stato di Washington segnalarono che piccole forme gelatinose piovevano dal cielo e nel 1977 gli abitanti nell’area di Everett, sempre in Washington segnalavano un fenomeno simile.Considerata la storia dei governi che nel mondo intero hanno condotto esperimenti sulle loro popolazioni inconsapevoli, il primo sospetto in tali casi dovrebbe sempre ricadere sul governo. Proprio alcuni mesi fa è venuto alla luce che alla fine degli anni ’40 “medici del servizio sanitario nazionale americano avevano infettato deliberatamente circa 700 guatemaltechi – carcerati, disabili mentali e soldati – con malattie veneree”. In effetti, il regolemaento dell’EPA (Environmental Protection Agency) permette al governo e agli scienziati di poter trattare gli umani come cavie in esperimenti chimici, con l’uso di pesticidi da testare su bambini handicappati e orfani. Nel penultimo film di Alex Jones Endgame, che potete vedere qui giù, vengono documentati infiniti esempi di test biologici e altri esperimenti segreti condotti dai governi per ricerche sulla guerra batteriologica e sul controllo della popolazione, incluso il Project SHAD , le bombe pesticide e la polemica dei test nucleari condotti sui soldati .

 

Ma cosa accade in Italia?

Faenza: piovono tortore morte


GEAPRESS – Niente tempeste di grandine o girandole di fuochi d’artificio così come alcuni tentano di spiegare la moria di merli dalle ali rosse che in queste ore piovono a Beebe, cittadina dell’ Arkansas. Ma lo scenario in queste ore a Faenza (RA) non è meno inquietante. Le due Guardie del WWF ne hanno raccolte quasi trecento, mentre altre Tortore dal collare orientale sono state trovate, ormai morte, dal Corpo Forestale dello Stato il quale avrebbe effettuato un sopralluogo anche all’interno di alcuni plessi industriali.
Nella zona industriale di Ravenna, infatti, insistono più distillerie ed in generale ditte specializzate nella lavorazione di parti vegetali, che potrebbero essere state ingerite dagli uccelli. Le Tortore raccolte in queste ore sono cadute nei pressi di un parcheggio prospiciente la Tampieri Spa, ovviamente non considerabile per la specifica vicenda, del Presidente di Confindustria Ravenna Giovanni Tampieri e fratelli. Sarebbero anche stati documentati alcuni cani randagi intenti a giocare con le Tortore morte. Speriamo non li mangino.
Alcuni uccelli raccolti dal Corpo Forestale dello Stato sarebbero già stati inviati, per le analisi di rito, all’ Istituto Zooprofilattico della Lombardia e dell’Emilia Romagna “Bruno Ubertini”.
Da indiscrezioni apprese in luogo parrebbe che già nel passato si siano verificate analoghe “piogge” causate da … mal di pancia! Forse i resti di lavorazione delle vinacce, oppure partite di semi che avrebbero causato la morte degli animali. Già, oggi, un tecnico dell’ARPA avrebbe del resto riferito di verosimile indigestione. Al di là di problemi digestivi, rimane da capire cosa abbiano realmente mangiato le Tortore dal collare orientale e se poi ciò abbia provocato la morte degli animali. Di sicuro nell’area industriale vengono trattate grosse partire di semi per la produzione di olii e farine vegetali. Considerando l’elevato numero di Tortore presenti nei luoghi, è verosimile che le stesse abbiano reso accessibili ampie distese di potenziale alimento. Di sicuro a Faenza in queste ore piovono tortore … stecchite. 
(da GEAPRESS – Riproduzione vietata senza citare la fonte).

Trovate 400 tortore morte: la moria colpisce anche l’Italia


Anche l’Italia, come gli Usa in questi giorni, è protagonista di un episodio alquanto singolare: sono circa 400 le tortore trovate morte a Faenza, in provincia di Ravenna, nei pressi di una distilleria che produce oli alimentari. Domenica scorsa, nelle vicinanze dello stabilimento, gli uomini del Corpo forestale hanno raccolto oltre 270 esemplari, 70 il giorno successivo e una cinquantina nei giorni scorsi. A denunciare l’accaduto non è stato il comune di Faenza, ma il Wwf, che ha poi contattato il Corpo forestale: <<Come Comune non siamo stati coinvolti. Seguiamo comunque la vicenda e aspettiamo i risultati delle analisi - ha specificato l’assessore comunale all’ambiente, Roberto Savini - Spero che non si tratti di un problema faentino ma della specie. Del resto ho letto che fenomeni di questo tipo si sono verificati anche in altre zone>>.

La causa della moria è ancora da verificare: <<Abbiamo inviato alcuni esemplari raccolti domenica all'Istituto Zooprofilattico sperimentale di Lugo di Ravenna - spiega Anna Mazzini, responsabile del Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale del comando provinciale di Ravenna - e ora attendiamo gli esiti degli esami>>. Secondo quanto riportato dall’Istituto Zooprofilattico, sono in corso gli esami virologici standard per escludere le malattie riconosciute, le epidemie e altre forme virali, che potrebbero essere la causa del fenomeno; in caso di risultati negativi, verranno effettuati gli esami tossicologici. Intanto il Nucleo investigativo che si occupa del caso ha analizzato il materiale stoccato dalla distilleria, ossia granaglie, semi di mais e di girasole, che però fino a questo momento non hanno dato alcun tipo di problema ad altre specie di uccelli, come i piccioni: secondo l’Arpa e l’Ausl (Azienda Unità Sanitaria Locale) il fenomeno comunque non sarebbe del tutto nuovo.
L’episodio ha colpito la curiosità delle persone forse più del dovuto, ma ciò si spiega col fatto che proprio pochi giorni fa, negli Stati Uniti, è accaduto qualcosa di simile: sulla piccola cittadina di Beebe, in Arkansas, sono “piovuti” circa 5000 merli morti, che si sono ammucchiati per le strade, sui tetti delle case e nei giardini. Pochi giorni dopo è toccato ai pesci tamburo d’acqua dolce: circa 100.000 esemplari sono stati trovati morti sulle rive del fiume Arkansas, a soli 200 km da Beebe. Anche oltreoceano mancano ancora spiegazioni ufficiali dei due strani episodi: alcuni scienziati ritengono che la morte dei volatili possa essere dovuta ad una tempesta di grandine ad alta quota, che avrebbe investito i merli; altri pensano che possano essere  stati colpiti dai fuochi d’artificio di Capodanno; per la moria dei pesci tamburo si esclude il fattore inquinamento, che avrebbe dovuto colpire anche le altre specie acquatiche. Episodi simili si sono verificati sempre negli stati nordamericani del Maryland e della Louisiana, ma anche in Svezia, dove sono stati rinvenuti morti o moribondi tra 50 e 100 corvi "taccole", nei dintorni della paese di Falkoeping, a circa 100 km da Goteborg. Sul web oramai si sprecano le interpretazioni apocalittiche, che ritengono i fatti accaduti i primi segnali di un’ipotetica fine del mondo: gli scienziati, tuttavia, sostengono fermamente che non ci sono elementi che collegano i vari episodi, episodi che probabilmente potranno essere facilmente spiegati a livello scientifico, senza dover ricorrere ingenuamente a fattori biblici e/o profetici.