Energy Catalizer: energia pulita per il futuro
Energy Catalizer: energia pulita per il futuro
di La Redazione
È italiana una delle più promettenti invenzioni in grado di produrre energia pulita a basso costo: la macchina inventata dall'ingegner Andrea Rossi funziona, anche se ancora non si è capito come...
L'Energy Catalizer (E-Cat) funziona: con in entrata pochi grammi di nichel e una piccola quantità di idrogeno ad alta pressione la
macchina è in grado di produrre energia per mesi e mesi.
Anche se la dinamica dei fenomeni alla base del funzionamento dell'apparechio inventato dall'ingenger Andrea Rossi non è ancora chiara, pare si possa esludere con certezza che la produzione di
energia avvenga per via di processi chimici. Il tutto fa supporre quelle che si verificano all'intero dell'Energy Catalizer siano reazioni nucleari.
Università e ricercatori stranieri stanno guardando con interesse al lavoro dell'ingegner Rossi e hanno assistito a diversi test con l'E-Cat.
Guarda il video
Energy Catalizer - Fusione Fredda nichel-idrogeno.
Premetto che ho sentito la trasmissione su Radio 24 e che non posso avventurarmi oltre essendo ignorante in materia.
Qui c'è l'articolo pubblicato su Ny Teknic e tradotto in italiano:
"Essén e Sven Kullander, professore emerito presso l'Università di Uppsala nonché presidente della Commissione Energia dell'Accademia Reale Svedese, il 29 marzo hanno partecipato a Bologna, come osservatori, a una nuova prova del cosiddetto Energy Catalyzer, che potrebbe basarsi su un fenomeno di fusione fredda o di LENR (Low Energy Nuclear Reaction), cioè reazione nucleare a bassa energia.
Erano presenti l'inventore del dispositivo, Andrea Rossi, il suo consulente scientifico Professor Sergio Focardi, il Dottor David Bianchini e il Dottor Giuseppe Levi, i due fisici dell'Università di Bologna che parteciparono alla prima dimostrazione pubblica dell'E-Cat il 14 gennaio 2011 a Bologna.
La nuova prova è stato condotta in modo molto simile a quella di gennaio e si è protratta per quasi sei ore. Secondo le osservazioni di Kullander ed Essén, è stata generata una energia totale di circa 25 kWh."[..]
[...] Il reattore, che viene caricato con una polvere composta da nickel (e da catalizzatori segreti) e con gas idrogeno a pressione, ha un volume stimato in 50 centimetri cubici (3,2 pollici cubi). Il reattore è fatto di acciaio inossidabile.
Un tubo di rame circonda il reattore d'acciaio. L'acqua si riscalda mentre scorre tra l'acciaio e il rame. Durante il funzionamento, il reatore è inoltre avvolto da un isolamento e da una schermatura di piombo di circa due centimetri (0,8 pollici) di spessore.
Prima di iniziare, Kullander e Essén hanno calibrato il flusso dell'acqua, stimandolo pari a 6,5 kg/h. La potenza necessaria per riscaldare l'acqua corrente da 18 gradi e trasformarla completamente in vapore è stata calcolata pari a 4,7 kW.
Inoltre hanno riempito il reattore con idrogeno a una pressione di circa 25 bar. Il reattore, secondo Rossi, era caricato con 50 grammi di polvere di nickel.
Come nelle prove precedenti il processo è stato innescato utilizzando una resistenza elettrica. La potenza di ingresso era 330 watt, di cui circa 30 watt servivano a far funzionare l'elettronica.
Kullander e Essén hanno osservato questo fenomeno: la curva della temperatura dell'acqua in uscita ha mostrato un incremento costante fino a circa 60 ° C, dopodiché si è verificata un'impennata.
"Poi la curva è diventata più ripida, aveva decisamente una nuova derivata. Allo stesso tempo, non c'è stato alcun aumento di consumo di energia (elettrica), piuttosto è diminuita al crescere della temperatura," ha detto Essén.
Nel loro report osservano che ci sono voluti nove minuti per passare da 20 ° a 60 ° C, fase che corrisponde al riscaldamento dovuto alla potenza elettrica assorbita. Per il passaggio da 60 a 97,5 ° C, all'opposto, ci sono voluti appena quattro minuti.
Mentre l'esperimento si svolgeva, Kullander e Essén hanno avuto l'opportunità di esaminare le attrezzature.
"Abbiamo controllato tutto ciò che poteva essere controllato, e abbiamo potuto andare in giro liberamente e dare un'occhiata alla maggior parte delle attrezzature," ha detto Essen.
"Abbiamo esaminato in modo specifico la grande centralina (che ospita l'elettronica), contiene per lo più raddrizzatori e componenti passivi - non vi era nulla degno d'interesse, " ha detto Kullander, confermando ciò che Levi aveva osservato in passato.
[...]"Purché il rame non sia uno degli additivi utilizzati come catalizzatore, gli isotopi 63 e 65 del rame possono essersi formati solo nel corso del processo. La loro presenza è quindi una prova che si verificano reazioni nucleari nel processo," ha detto Kullander[...]
Ventidue passi d'amore e dintorni : I fisici svedesi sull'E-Cat: "È una reazione nucleare".
In ordine cronologico i podcast della trasmissione in cui se ne discute (potete sentirli in streaming o scaricarli sul pc)
O è il più incredibile scherzo degli ultimi decenni, o a Bologna la fusione fredda è divenuta una realtà.
- Il ritorno della fusione fredda
I test a cui è stato sottoposto l'energy Catalizer dell'Ing. Andrea Rossi, basato sugli studi di Sergio Focardi, Professore emerito dell'Univ. di Bologna, stanno facendo vacillare anche i più scettici, come i fisici svedesi Sven Kullander e Hanno Essén, che hanno partecipato a uno dei 4 test finora svolti, e che nel rapporto uscito oggi parlano di energia nucleare.
http://www.radio24.ilsole24ore.com/r...mrkilowatt.mp3
Sergio Focardi, fisico e professore emerito dell'Università di Bologna che per primo sperimentò il sistema nichel-idrogeno, ci spiega la sua interpretazione del funzionamento dell'Energy Catalizer. Ma molti interrogativi restano aperti.
- Fusione fredda: una possibile spiegazione
http://www.radio24.ilsole24ore.com/r...mrkilowatt.mp3
All'ENEA la fusione fredda è stata oggetto di studio per anni, tra risultati sperimentali anche significativi, e grandi difficoltà nell'interpretazione teorica di un fenomeno comunque sfuggente.
- Alle origine della fusione fredda
Mr Kilowatt ospita Vittorio Violante, ricercatore dell'ENEA che ha lavorato per anni sul tema della fusione fredda.
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