Obiettivi

CineFotoArt di Giordano Giovanni

Dopo il sensore, l'obiettivo è il componente della fotocamera che ha il maggiore impatto sulla qualità delle fotografie. In questa lezione prenderemo in esame alcuni delle loro caratteristiche più importanti.

Lunghezza focale  
 
Una  delle  prime  caratteristiche  da  prendere  in  considerazione  in  una
lente  è  la  sua  lunghezza  focale,  che  determina  il  suo  angolo  visivo.
Nelle  tradizionali macchine  35mm,  un  obiettivo  con  lunghezza  focale
meno  di  35mm  è  considerato  corto  o  grandangolo,  oltre  i  65mm  è
considerato  lungo  o  teleobiettivo,  tra  35mm  e  65mm  è  considerato
normale.

 
 
Quando  si  cambia  la  lunghezza  focale due  importanti  effetti  risultano
immediatamente  evidenti  nel  monitor,  varia  l'angolo  visivo  e
l'ingrandimento dell'immagine.
 
  L'angolo  visivo  determina  l'area  della  scena  "vista".  Un  obiettivo
corto ha un ampio angolo visivo e quindi riesce a catturare una ampia
porzione  della  scena.  Al  contrario  con  un  teleobiettivo  riusciremo  a
inquadrare una piccola parte della scena senza doverci muovere verso
il soggetto
 
 La capacità di ingrandimento è  in relazione all'angolo visivo. Poiché
un obiettivo corto  inquadra una scena ampia, tutti i soggetti visti sono
di dimensioni ridotte per poter entrare nel sensore. Gli obiettivi  lunghi
hanno un angolo  visivo molto minore,  perciò gli oggetti appaiono più
grandi.
 
La scelta di un obiettivo dipende  in parte da cosa ci si propone di  fare
con  la  fotocamera.  I  grandangoli  sono  adatti  per  fotografare  edifici,
panorami,  interni  ecc.  I  teleobiettivi  sono  indispensabili  quando  è
difficile avvicinarsi ai soggetti, come negli avvenimenti sportivi o scene
con animali selvatici. Gli obiettivi normali sono un compromesso.
 
Con un grandangolo la messa a fuoco non è poi così importante perché
si  ha  una  grande  profondità  di  campo.  Al  contrario,  il  teleobiettivo

consente di  isolare un dettaglio da una scena ma ha una profondità di campo molto ridotta, ciò che rende il fuoco più critico. Inoltre, poiché i
teleobiettivi  ingrandiscono molto,  richiedono un appoggio stabile o un
treppiede per ottenere immagini chiare.

 
Che  cosa  rende  veramente  un  obiettivo  corto,  normale,  o  lungo?
Quando  la  lunghezza  focale di un obiettivo è  simile alla diagonale del
film usato, si dice che è "normale" o vicino all'ingrandimento dell'occhio
umano. Lo stesso concetto si applica al grandangolo e al teleobiettivo.
Dato  che  l'inserimento  nelle  tre  categorie  è  basato  sul  formato  della
pellicola  usata,  una  determinata  lunghezza  focale  potrebbe  essere
considerata  normale  in  una  macchina,  grandangolo  in  un'altra  e
teleobiettivo in una terza.
 
La pellicola standard 35 millimetri misura 24 x 36 mm,  la diagonale è
43  mm,  non  50  mm  come  normalmente  definita.  Il  50mm  è
considerato normale perché non si tratta di rispettare i numeri assoluti,
quanto piuttosto di stabilire una norma generale.
 
Le  fotocamere  digitali  usano  gli  stessi  criteri  per  determinare  le  tre
categorie  di  obiettivi,  però  le  lunghezze  focali  sono  molto  più  corte
perché i sensori sono molto più piccoli dei film. Per esempio, mentre il
35mm  ha  un'area  di  36x24  mm,  un  sensore  di  2/3''  (due  terzi  di
pollice) è solo 8,8 per 6,6 mm e alcuni sensori sono ancora più piccoli.

La tavola sottostante mostra le diagonali di alcuni sensori e del film da
35 mm, e che corrispondono approssimativamente alla  loro  lunghezza
focale normale.

 
Nelle  schede  tecniche,  per  facilitare  la  comprensione  della  lunghezza
focale  delle  camere  digitali,  si  trovano  spesso  riferimenti  alla corrispondente  lunghezza  focale  delle  35mm.  Per  esempio:  "obiettivo
5.8-17.4  mm  -  equivalente  a  38-114  mm  nel  formato  35  mm".  Si
tratta  di  una  camera  digitale  con  zoom  3x  e  lunghezze  focali  da  5,8

mm  a  17,4 mm,  che  dà  lo  stesso  angolo  visuale  del  corrispondente
obiettivo da 35mm.

                                           Zoom

 
Molte  fotocamere digitali sono dotate di zoom che permette di variare
la  lunghezza  focale.  L'ampiezza  della  variazione  è  indicata
dall'ingrandimento.  Uno  zoom  3X  ingrandisce  di  3  volte  il  soggetto
ripreso.
 
Lo  zoom  può  essere  di  due  tipi:  ottico  o  digitale.  Lo  zoom  ottico
ingrandisce l'immagine prima che questa arrivi al sensore. Ogni singolo
pixel nell'immagine contiene un dato unico, diverso dagli altri pixel. Lo
zoom  digitale  non  è  altro  che  un  trucco  elettronico:  l'immagine  sul
sensore  non  viene  salvata  tutta,  ma  solo  la  parte  centrale,  oppure
questa parte viene  ingrandita dal software  in modo da coprire  tutto  il
sensore.
 
Questo  processo  chiamato  interpolazione  non  aggiunge  nuovi  pixel,
semplicemente  ne  duplica  un  certo  numero.  L'immagine  interpolata
non  ha  altrettanti  pixel  originali  come  quella  ingrandita  otticamente,
perciò è di qualità inferiore. Lo stesso identico effetto si ottiene con un
programma  di  fotoritocco  ritagliando  una  parte  dell'immagine  e  poi
ingrandendola.

 
I comandi dello zoom possono essere di due tipi diversi: agendo su un
bottone o levetta che aziona un motorino elettrico, oppure girando una
ghiera dell'obiettivo come nelle macchine 35mm.
 
Azionando lo zoom durante l'esposizione, con o senza l'uso del flash, si
possono  ottenere  effetti  speciali.  E'  questa  una  tecnica  basata  solo
sull'esperienza, bisogna  fare decine di  scatti per vedere qualche buon
risultato.

 
                                Macrofotografia 

 
Molte  camere  digitali  hanno  la  modalità  macro.  Questi  obiettivi  si
comportano  come  tutti  gli  altri  finché  non  si  passa  alla  macro.  In
questa modalità è possibile avvicinarsi moltissimo al soggetto in modo
che  risulti molto  ingrandito  nell'immagine.  Il  solo  problema  è  che  la
profondità di campo si riduce fortemente. 

 
Le  fotocamere  digitali  professionale  più  costose  hanno  obiettivi
intercambiabili, alcuni con modalità macro, ma anche obiettivi speciali
dedicati  alla  fotografia  macro. Vedi  anche  l'articolo  di
approfondimento sulla fotografia macro.

Lenti addizionali e  anelli adattatori  previsti per le  camere digitali  Olympus.
Lenti addizionali e anelli adattatori previsti per le camere digitali Olympus.

 
 
            Obiettivi intercambiabili e accessori  
 
Da  sempre  i  fotografi  che  usano  camere  reflex  hanno  avuto  il
vantaggio di poter cambiare  l'obiettivo per adeguarsi alla situazione in
cui stanno operando. Le camere digitali si stanno ora adeguando, ma
solo per quelle alte di gamma e molto costose.

 
                       Lenti  e  adattatori

Alcune  camere,  pur  non  avendo  obiettivi
intercambiabili, consentono l'applicazione di lenti addizionali o di anelli
adattatori e altri accessori.

                     Obiettivi  intercambiabili

Molti  costruttori  hanno  progettato  le
loro camere in modo da accettare obiettivi originalmente destinati alle
camere a film, e questo provoca qualche confusione circa la lunghezza
focale.  La  lunghezza  focale  dipende  dalle  caratteristiche  fisiche  delle
lenti,  quindi  si  tratta  di  valori  assoluti.  Tuttavia un  obiettivo  con una
specifica  lunghezza  focale può avere una  lunghezza "effettiva" su una
camera e una diversa se montato su un'altra camera. Ciò dipende dal
fatto che la lunghezza focale effettiva è in relazione alle dimensioni del
sensore usato. Poiché  i sensori sono più piccoli del  film da 35mm, un
certo obiettivo ingrandisce di più le immagini.
 
Il  sensore  cattura  solo  la  parte  centrale  dell'immagine,  quindi  la
lunghezza  focale  effettiva  aumenta  di  un  fattore  1.6  rispetto  alla
lunghezza  focale  nominale.  Questo  multiplo  è  valido  per  tutta  la
gamma delle lunghezze focali, rendendo un grandangolo meno grande
in  una  camera  digitale  ed  un  teleobiettivo  più  lungo,  a  parità  di
ingrandimento.

 
Questo  "problema"  può  essere  risolto  in  due  modi.  Il  primo  è  di
adottare  sensori  delle  stesse  dimensioni  di  un  film  35  mm.  Questi
sensori  "full-frame"  sono già disponibili  anche  se  costosi.  La  seconda
soluzione  è  di  progettare  lenti  adatte  alle  dimensioni  del  sensore.
Questo è  stato  realizzato  recentemente  dai membri  del  "Sistema Tre
Quarti"  promosso  in  origine  da  Olympus,  Kodak  e  Fuji,  per  la
produzione di obiettivi  intercambiabili specifici per  fotocamere digitali.
Le  camere  prodotte  dai  membri  del  gruppo  hanno  alloggiamenti

standard  in  modo  che  su  tutte  possano  essere  montati  gli  stessi obiettivi.

                 Stabilizzatore dell'immagine  
 
Chiunque abbia  scattato  delle  fotografie  con  poca  luce  o  cercando di
tenere ben  fermo un  lungo teleobiettivo, sa quanto sia difficile evitare
di  rovinare  le  immagini con movimenti anche minimi.  In molti  casi  si
usano  treppiedi  o  altri  supporti.  Recentemente  sono  stati  introdotti
sistemi automatici per evitare, o ridurre di molto, gli effetti negativi del
tremolio  della  camera.  Nell'obiettivo  sono  stati montati  dei  giroscopi
che  sentono  il  movimento  e  che  comandano  dei  micro-motori  per
muovere  un  set  di  lenti  in  modo  da  compensare  i  movimenti  della
camera e tenere stabile l'immagine sul sensore.
Questa  tecnologia  víola  la  vecchia  regola  per  cui  non  si  dovrebbero
usare  velocità  di  scatto  inferiori  alla  corrispondente  lunghezza  focale
dell'obiettivo.  Per  esempio,  se  si  usa  un  obiettivo  con  focale  da
125mm,  si  dovrebbe  impostare  una  velocità  di  almeno  1/125  sec.  o
anche maggiore, come 1/250 sec. Invece un obiettivo da 125mm con
stabilizzatore  di  immagini,  entro  certi  limiti  consente  di  scattare  a
bassa  velocità  (1/50  -  1/30  sec)  con  la  camera  in mano,  perché  lo
stabilizzatore funziona come un treppiede virtuale.
 
Da notare  che  conviene disattivare  lo  stabilizzatore quando si usa un
treppiede, primo perché non serve, ma anche perché  in qualche caso
si potrebbe ottenere  l'effetto contrario. Questo succede perché, con  lo
stabilizzatore attivo, le lenti stabilizzatrici sono libere di muoversi, e se
si muovono mentre tutto  il resto è fermo,  l'immagine risulta difettosa.
Quando  invece  lo  stabilizzatore  è  disattivato  le  lenti  sono  bloccate  e
non possono più muoversi.

 
                              Massima apertura
 
Ricordiamo  che quando  si  scatta una  fotografia,  il diaframma  si apre
per permettere alla  luce di entrare ed essere  focalizzata  sul  sensore.
Per  ottenere  una  immagine  perfetta  occorre  che  entri  la  giusta
quantità di  luce. Se c'è troppa  luce occorre diminuirla e viceversa. Un
modo di regolare la quantità di luce è quello di aprire di più o di meno
il diaframma.  Il meccanismo  funziona esattamente come un rubinetto
che  può  essere  più  o meno  aperto  per  regolare  la  quantità  di  acqua
desiderata.
Il  grado  di  apertura  viene  indicato  con  la  lettera  "f"  seguita  da  un
numero.  Ognuna  delle  gradazioni  lascia  passare metà  della  luce  del
grado  precedente  e  il  doppio  del  grado  seguente.  Partendo  dalla
maggiore,  le  aperture  possibili  sono  f/1,  f/1.4,  f/2,  f/2.8,  f/4,  f/5.6,
f/8, f/11, f/16, f/22, f/32, f/45.
 
Nessun  obiettivo  copre  l'intera  gamma  di  aperture.  Per  esempio
l'obiettivo  standard  di  una  fotocamera  digitale media  può  andare  da
circa  f2.8  a  circa  f11.  Si  noti  che quando  il  valore  di  "f"  aumenta,  il
foro del diaframma diminuisce di diametro.

                          Vetro o plastica?  
 
Il  lavoro  di  una  lente  è  di  focalizzare  perfettamente  l'immagine  sulla
superficie  del  sensore. Meglio  lo  fa, migliore  sarà  l'immagine.  In  via
generale, le lenti di vetro sono sempre state considerate migliori e più
resistenti, ma  i  grandi  progressi  raggiunti  nel  settore  delle  plastiche
ottiche permette  di non essere  più  tanto  sicuri.  Il modo migliore  per
dirimere  la  questione  è  quello  di  leggere  la  stampa  specializzata.
Generalmente, lenti prodotte da società con una lunga tradizione come
Nikon, Canon, o Olympus sono da considerare eccellenti.